Cambiamento climatico ed economia: rapporti e prospettive

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Grazie all’azione concreta di Greta Thunberg la coscenza collettiva rispetto alle tematiche ambientali sembra essersi risvegliata. Qual è - e soprattutto - quale sarà, tra qualche anno, il rapporto tra aziende, economia e approccio ecosostenibile?

“La nostra casa è in fiamme”, così Greta Thunberg esordì lo scorso Gennaio a Davos durante il World Economic Forum 2019. L’evento prende il nome dall’omonima organizzazione, che si considera < “impegnata a migliorare la condizione del mondo” e si sforza di essere imparziale e priva di vincoli di natura politica, ideologica o nazionale>. L’appuntamento viene riproposto con cadenza annuale ed è della durata di cinque giorni.

Esso appresenta un punto di incontro tra i vertici delle imprese associate alla fondazione ed una ristretta cerchia di scienziati, economisti, capi di stato e manager di organizzazioni internazionali e non governative, leader politici e religiosi. Rappresenta un’occasione rara per permetterei ai leader di dibattere su alcuni dei temi chiave a livello globale, quali conflitti internazionali, povertà e problemi ambientali.

Anche quest’anno gli interventi proposti sono stati diversi, ma è stata una ragazza di appena 16 anni ad entrare nel cuore delle persone presenti alla diretta dell’evento. Si chiama Greta Thunberg: viso angelico, treccine, una dialettica graffiante e una forza di volontà fuori dal comune. Paladina della lotta al cambiamento climatico fin da quanto ha iniziato, da sola, a protestare ogni venerdì davanti la sede del parlamento Svedese, il suo Skolstrejk för klimatet (sciopero della scuola per il clima. ndr) è diventato l’inno delle giovani generazioni impegnate nella protezione dell’ambiente.

A Davos le sue parole hanno ispirato un quantitativo inimmaginabile di persone in tutto il mondo, decisi a seguire il suo pensiero ed a fare qualcosa per l’ambiente. Azioni concrete, dopo anni di qualunquismo e di procrastinazione. Ne è un esempio la marcia recentemente svoltasi in diversi paesi, il cosiddetto Friday For Future. Nata come continuazione degli iniziali scioperi solitari di Greta, questo movimento ha raggiunto una portata inimmaginabile. In quasi tutto il mondo, ogni venerdì persone con storie diverse si riuniscono in punti nevralgici delle proprie città e manifestano pacificamente il loro dissenso per l’attuale politica ambientale.

Di fronte a questo dispiegamento di forze, a questa necessità e spinta verso il cambiamento è opportuno chiedersi: uno slittamento verso delle energie più green e rispettose dell’ambiente, potrà mai avere conseguenze anche in ambito economico?

Ad oggi, il mercato dietro la principale fonte di inquinamento (fossil fuel, combustibili fossili, ndr.) è troppo diffuso ed incredibilmente complicato per permettere che lo scenario possa cambiare nel giro di pochi anni, ma non per questo dobbiamo perdere le speranze in un rinnovamento. Le aziende stanno infatti iniziando a spendere ingenti capitali in ricerca e sviluppo. Si è intuito (finalmente anche ad alti livelli) che le risorse a nostra disposizione sono limitate. C’è bisogno di una sferzata, un cambiamento di rotta netto per invertire tutto ciò ed assicurare un futuro dignitoso ai nostri figli.

Si è iniziato a puntare sulle energie rinnovabili, sul riciclo, sull’economia circolare. Concetti che, fino a poco fa sembravano destinati a rimanere rilegati tra le aule universitarie o tra i libri di appassionati di ecologia. Mentre adesso tutto ciò è realtà, come il progetto “ambiente” realizzato dall’azienda A2A: si tratta di «PULIamo, un’applicazione gratuita dedicata ai cittadini ed utenti di AMSA e APRICA per guidarli nel mondo dei servizi di igiene urbana. Inserendo il proprio indirizzo, l’utente ha a disposizione tutti i servizi offerti dalle principali società di igiene urbana del Gruppo A2A. L’applicazione fornisce i giorni di raccolta dei rifiuti presso la propria abitazione e tutte le informazioni necessarie per una corretta raccolta differenziata. Inoltre, dove disponibile, consente di richiedere il ritiro dei rifiuti ingombranti e di segnalare situazioni anomale.»

Spinte da questo clima di riforma tecnologia e culturale, non sono solo le multinazionali ad invertire la tendenza rispetto al passato: anche le singole persone si impegnano quotidianamente per ottenere un mondo migliore. Sono loro il vero motore del cambiamento. Individui qualunque che, stufi dell’inattività generale, si prodigano per cercare una soluzione al problema dell’inquinamento o, quantomeno, a limitare il proprio impatto sull’ambiente, con gesti e abitudini a volte piccoli ma comunque significativi.

Riporteremo di seguito i principali esempi di idee green che hanno ottenuto un buon successo e molte adesioni in diversi paesi.

Sharing economy applicata al car pooling

Per diminuire il traffico e di conseguenza il livello di inquinamento nelle città, in Svizzera si è pensato di dar vita ad un servizio di car sharing o car pooling. In questo modo si crea un’alternativa all’utilizzo dei mezzi pubblici e si possono diminuire le macchine in circolazione grazie alla condivisione dello stesso veicolo per più persone. Una potenziale evoluzione potrebbe essere quella di mettere a disposizione un’auto condivisa per gli abitanti di uno stesso condominio, una zona residenziale o posto di lavoro che si spostano tutti nella stessa direzione.

Consulente di energia alternativa

La figura del consulente energetico nasce dall’esigenza delle aziende di rivalutare ogni aspetto del consumo di energia al proprio interno e di cercare soluzioni per rendere l’azienda stessa più verde ed efficiente. In un mondo in cui il cambiamento climatico è diventato una tematica rilevante e pressante, le aziende si trovano in una posizione particolarmente impegnativa. Sono i catalizzatori di un vero e proprio cambiamento.

Modificando le loro abitudini di consumo, grazie proprio a queste nuove figure dei consulenti energetici, le aziende potranno creare dei precedenti rilevanti e iniziare, così, un lungo percorso per invertire la tendenza all’inquinamento e diminuire la seppur crescente marea di emissioni di carbonio in tutto il mondo. L’azienda Green Energy Consulting è l’esempio più lampante a livello mondiale. È la prima società di consulenza energetica nel Regno Unito, specializzata in energie rinnovabili e sostenibilità.

Agenzie specializzate in viaggi eco-friendly

La crescente tendenza alla sensibilizzazione delle persone alle tematiche ambientali ha portato alcuni ragazzi a creare le prime “eco-travel agencies”. In altre parole, delle agenzie di viaggi in grado di offrire pacchetti completamente eco-friendly.

È una forma di turismo che può comportare la visita di aree naturali fragili ed incontaminate, totalmente l’opposto rispetto al turismo di massa commerciale che spesso viene praticato oggi. Significa viaggiare responsabilmente verso numerose aree naturali, preservare l’ambiente e, in alcuni casi, anche migliorare il benessere della popolazione locale. Uno degli scopi è quello di educare il viaggiatore. Dall’imparare una nuova cultura ad essere più attento all’ambiente circostante.

Come, ad esempio, Responsible Travel. Creata nel 2001, seleziona solo le agenzie di viaggi che offrono vacanze in grado di soddisfare rigorosi criteri ambientali, sociali ed economici. Una volta superata la selezione, le agenzie possono promuovere i propri viaggi sul portale Responsible Travel. In questo modo, i viaggiatori eco-friendly possono godersi un’avventura pienamente sostenibile, senza preoccuparsi di eventuali contrattempi, dato che l’azienda si occupa di tutto. I pacchetti variano e includono vacanze avventurose, viaggi di lusso e viaggi di volontariato.

In conclusione, possiamo affermare che le abitudini dei consumatori stanno cambiando. Il cliente medio è sempre più interessato alle tematiche ambientali e, di conseguenza, tenderà ad acquistare beni/servizi in linea alle proprie aspettative. Questa tendenza porterà inevitabilmente ad un cambio generazionale di economia. Un’economia in cui le aziende che sapranno trovarsi pronte ad approcciarsi alla politica green si ritroveranno dieci passi avanti rispetto a quelle che si ostineranno a vivere nel passato. E non ne gioverà solo l’economia globale, ma anche l’ambiente, aspetto sicuramente non secondario.

Non a caso, gran parte dei paesi la cui economia è dominata dalla compra-vendita di combustibili fossili/petrolio, stanno investendo ingenti quantità di denaro in ricerca e sviluppo. Questa tecnica rappresenta una delle vie più sicure per rimanere in vetta al mercato nel lungo periodo.

Fonti:

mestiereimpresa.it

telegraph.uk

wikipedia.org

greenenergyconsulting.uk

a2a.eu

Immagine copertina by stephane_p

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