BES e DSA in Italia ed Europa

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BES E DSA IN ITALIA ED EUROPA

Coloro che hanno a che fare col mondo scolastico sia italiano che europeo si saranno spesso imbattuti in questi due termini: “BES” e “DSA”, ma cosa significano questi acronimi?

Scopriamolo insieme.

“BES” è l’acronimo per bisogni educativi speciali, ovvero tutti quei bisogni o necessità, temporanee o permanenti, fisiche o mentali, che richiedono un tipo di didattica alternativa rispetto a quella comune. Rientrano ad esempio in questa categoria gli alunni con deficit cognitivi o coloro che sono disabili fisicamente.

Con “DSA” invece si indicano i disturbi specifici di apprendimento, che come spiegato dalla descrizione stessa, non deficit da ritardi mentali, ma disturbi, e sono 4:

  • dislessia, che evidenzia difficoltà nella lettura,
  • discalculia, la difficoltà nell’elaborare i calcoli,
  • disgrafia, che inficia la difficoltà di scrittura,
  • disortografia, che rende molto difficile l’organizzazione dello spazio di scrittura all’interno di un foglio.

Sia per i bisogni educativi speciali che per i disturbi dell’apprendimento vengono tuttora studiate le cause, sebbene gli unici riscontri più certi si abbiano nell’importanza dell’influenza della genetica e dell’ambiente.

Secondo i dati più recenti (come pubblicato dal sito INVALSI) in Italia circa il 3% della popolazione scolastica ha un disturbo di apprendimento. Grazie alla legge 170/2010 è aumentata la consapevolezza di questi casi e le conseguenti certificazioni ma questo fenomeno è sempre esistito, e forse è stato il colpevole di molti cappelli con le orecchie ad asino in passato.

Se in Italia rispettivamente con la legge 170/2010 e 104/92 DSA e BES sono regolati, per tutelare le persone che necessitano di misure di didattica alternative , anche in Europa ci si sta muovendo in questa direzione. Come riportato da Associazione italiana dislessia, si sono sono tenuti vari incontri anche con l’attuale presidente del Parlamento Europeo David Sassoli per trovare una direzione comune; potete leggere qui i punti toccati durante questo evento.

È proprio grazie a questa maggiore consapevolezza che si possono favorire scambi culturali tra paesi europei senza paura di trovare ostacoli didattici ed educativi, per tutte le età.

Sia che siate universitari in Erasmus o liceali che vogliono fare un’esperienza di studio all’estero potrete rivolgervi a European Dyslexia Association che vi supporterà durante il vostro percorso di studi, anche grazie a programmi mirati con dei tutor che vi seguiranno passo passo.

Alessandra Guidi

Immagine: brown wooden blocks with number by Brett Jordan on Unsplash

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